Migrazione a Linux

La prima domanda che ti fai è "Perchè devo passare a Linux?".
La risposta è una sola: "Perchè conviene". Non ci sono controindicazioni.

Lato server, Linux, ha il predominio ormai da anni, ma lato client è sempre stato un po' snobbato per le carenze dell'interfaccia grafica utente. Negli ultimi anni le interfacce grafiche hanno avuto un balzo in avanti notevole, fino al punto da poter dire che ormai sono più efficienti e friendly di sistemi operativi commerciali. Diverse? Sì per alcuni aspetti sì, ma estremamente semplici e intuitive: basta veramente pochissimo per prendere confidenza.

Nella mia esperienza ho solo constatato che i timori erano solo infondati e i tempi di passaggio, da un sistema commerciale a uno Linux, sono veramente minimi. Oserei quantificare in ore più che giorni.

Personalmente utilizzo la distribuzione Linux Debian che ritengo essere la più affidabile e professionale. Non mi ha mai deluso e non mi ha mai dato problemi: quando dico mai, intendo mai. In alternativa propongo Linux Ubuntu, distribuzione figlia di Debian, ma più "utente base" come approccio GUI.

È scontato che prima di iniziare qualsiasi migrazione è necessaria una analisi degli strumenti utilizzati in ufficio / azienda. Spesso mantengo una postazione Win e/o Mac per eventuali necessità. Inoltre il passaggio avviene gradualmente, sostituendo via via ogni postazione.

L'analisi verte a comprendere se gli strumenti utilizzati possono essere sostituiti dal contesto Linux con un impatto ragionevole. Resta scontato che per alcune attività "non portabili" la migrazione non avviene, mantenendo quella postazione con quel particolare software Win / Mac.

Se sei interessato o semplicemente curioso non esitare a contattarmi per fare una chiacchierata.
Penso che uno scambio di opinioni possa essere fatto via email, ma una buona analisi/valutazione richieda un sopralluogo e una interazione con il personale operativo.

Ti invito a leggere quanto segue, per prendere coscienza di eventuali motivazioni per migrare verso Linux.

Quanto segue è dedicato ad analizzare le motivazioni per intraprendere una migrazione verso sistemi Linux, sia lato server che lato client.
Alla domanda "Perchè dovrei passare a Linux?" rispondo "... e perché no!?!".

Pur lavorando da più di 20 anni con Linux, fino a qualche anno fa avrei avuto qualche remora a suggerire una migrazione verso Linux client. Oggi no, se non in casi in cui siano richiesti strumenti software insostituibili e sviluppati solo per Mac o Win.

Terrei a sottolineare che quello che dico fa riferimento a sistemi e programmi professionali e non "piccoli strumenti per giocare". Spesso si pensa che Linux sia per pochi e per chi "smanetta", ma la realtà è ben diversa.


Fino a qualche anno fa le interfacce grafiche erano abbastanza ostiche, ma oggi sono di livello altissimo e in alcuni casi migliori dei sistemi commerciali, sia per usabilità che per performance.

Vediamo fin da subito quando è sconsigliato migrare verso Linux:

  • si utilizza un software custom per il quale non esiste sostituto valido per Linux
  • l'hardware che state utilizzando non è supportato da Linux
  • non si vuole fare formazione per imparare un nuovo valido strumento di lavoro


Le aree più critiche da prendere in considerazione per una più attenta valutazione sono:

  • grafica 2D
  • progettazione 3D - CAD
  • video editing
  • audio editing
  • pubblicazioni


Per capire di cosa stiamo parlando, facciamo qualche esempio dei software commerciali più conosciuti:

  • grafica: Adobe Photoshop
  • CAD: Autocad Autodesk
  • video editing: Adobe Premiere
  • audio editing: Avid ProTools
  • pubblicazioni: Microsoft Office



Resta ben inteso che se devi pilotare hardware dedicato Adobe o Avid hai necessariamente bisogno di software dedicato Adobe o Avid che principalmente girano sotto Windows o Mac.

Linux Ubuntu Studio è una distribuzione pensata per l'Editing Multimediale Professionale: audio editing, grafica 2D, video editing, fotografia e pubblicazioni. Sempre molto aggiornata; ogni sei mesi viene pubblicato un aggiornamento dei pacchetti.

Le alternative Linux ci sono e altamente valide e professionali: si deve cercare lo strumento più idoneo al nostro lavoro e programmare la corretta formazione per il personale che dovrà utilizzarlo.

In un ufficio Linux-based è sempre consigliato mantenere una postazione Win e/o Mac: la ricchezza produttiva è nell'integrazione dei sistemi non nella loro esclusione.

Per un ufficio ordinario che utilizza i comuni strumenti, il passaggio è abbastanza facile, sia in termini di utilizzo dei nuovi strumenti sia nell'utilizzo del nuovo sistema operativo.



Vediamo ora i vantaggi della migrazione verso Linux.

Linux è gratuito e gli aggiornamenti sono gratuiti: si può arrivare a un risparmio del 40% sui costi di sistema e software.

Linux sfrutta maggiormente le potenzialità del computer: è più veloce e non si "inchioda".

Linux è in tutte le lingue.

Virus? Cos'è? In Linux il problema virus non esiste, a meno che lo "invitiate" voi a insediarsi. L'antivirus si installa solo sul server Linux, non per salvaguardare il server, ma gli eventuali client Windows che accedono a tale server.

Sei indipendente da "capricci" commerciali per software a pagamento.

Non hai bisogno di licenze: scarichi e installi.

I gruppi di sviluppo testano e verificano tutti i software prima di pacchettizzarli per la specifica distribuzione.

Linux non rallenta nel tempo: non esiste frammentazione di disco in Linux.

Microsoft è Platinum Member della Linux Foundation: sovvenziona 500.000,00 dollari americani l'anno per lo sviluppo di software open source.

Disponibilità di desktop infiniti.

Vasta disponibilità di forum e supporto per eventuali anomalie. Ormai un sacco di aziende fanno supporto e formazione per Linux, soprattutto per pacchetti standard come Libre Office.

Se vuoi approfondire non esitare a contattarmi.